ITINERARIO PER TUTTA LA FAMIGLIA: Sentiero del granchio nero, Abbazia di Sant'Elena, Abbazia di S.Urbano.



Una giornata nuvolosa di inizio estate diventa subito una bellissima occasione per far conoscere ai bambini la nostra regione ricca di cose belle da vedere.  

Vi propongo un itinerario di una giornata, facile, divertente e culturale, e approvato a pieni voti dai miei nipoti. 

Siamo partiti con una passeggiata o se vogliamo chiamarlo un breve trekking per il Sentiero del Granchio nero a Castelplanio, poi ci siamo fermati a vedere i daini nella Riserva privata accanto all'Abbazia di Sant'Elena, e via dritti per l'Abbazia di Sant'Urbano dove abbiamo pranzato! 

Se avete tempo a disposizione vi consiglio una sosta all'Eremo dei Frati Bianchi, rimane di strada, ed è davvero favoloso.


IL SENTIERO DEL GRANCHIO NERO a CASTELPLANIO



La nostra giornata inizia con un piccolo trekking, percorrendo il sentiero natura che si sviluppa per circa 5 km e parte dalla frazione di Macine fino ad arrivare al borgo di Castelplanio.

Lasciamo la macchina nel piazzale davanti alla Chiesa di Macine per poi proseguire per la strada asfaltata di via Copparoni, ad un certo punto vediamo un cartello informativo e la svolta verso destra. 

Attraversiamo campi coltivati, capanne di contadini, fino ad arrivare ad una grande radura dove ci sono i tavolini da pic nic, ed è proprio lì sotto che scopriamo la prima cascatella. 


Scendiamo per cercare di trovare il granchio nero, ma ahimè vediamo solo qualche ranocchietta che salta qua e là. 


 

Riprendiamo la via principale, accanto a noi il fosso ha formato un piccolo stagno, siamo circondati da alberi secolari dove le radici si intrecciano e si arrampicano per tutto il fusto,  svoltiamo a sinistra e in un attimo siamo dentro ad un vigneto.



Passeggiamo costeggiando il torrente e i fitti filari di vite, finalmente facciamo il nostro ingresso al bosco, e qualcuno si accorge subito delle numerose more che si trovano tra i rovi sulla destra.


Linda e Mirco assaggiano compiaciuti, l'avventura è iniziata con la benzina giusta! 

Ci divertiamo a camminare tra ponticelli, cascatelle e mini-laghetti ,e tra una risata e il cinquettio di uccellini,  iniziamo a salire.. sembra di stare in una giungla da tutta questa vegetazione!


Casualmente mio nipote si ferma per allacciarsi le scarpe, e dalla terra ecco che scopriamo un fossile. Ci fermiamo per una sosta rifocillante nell'area attrezzata per pic nic, passando per la Fonte del Coppo per poi salire fino al borgo di Castelplanio.



Ritorniamo in auto, entusiasti ma un pochino dispiaciuti per non aver visto il timido Granchio Nero, siamo stati molto attenti! Il granchio nero da il nome a questo sentiero natura, è un esemplare raro e protetto che vive in acque dolce, ma come abbiamo letto si fa vivo prevalentemente di notte cacciando insetti e lombrichi.



Un percorso affascinante e adatto a tutta la famiglia, un'ora e mezza di cammino dove  la natura è così selvaggia e rigogliosa a pochi passi dal centro abitato. Vi consiglio di percorrerlo con un abbigliamento adeguato da trekking, soprattutto se i bambini si vogliono divertire a guadare il fiume. Niente di tecnico, bastano delle buone scarpe da trekking!

Saliamo in sella alla nostra carrozza e in pochi minuti arriviamo in Località Sant'Elena a Sasso di Serra San Quirico. 

ABBAZIA DI SANT' ELENA E IL PARCO DEI DAINI a SERRA SAN QUIRICO    




Senza nessuna scelta su cosa vedere per primo, arriviamo al Parco dei daini, adiacente alla bellissima Abbazia di Sant'Elena. 



I daini, tenuti in questo grande recinto sono di proprietà privata, sono docili e si fanno accarezzare tranquillamente, l'importante è non dare loro da mangiare. Dopo averli rincorsi e accarezzati, fortunatamente abbiamo trovato la Chiesa aperta. Una chiesa bellissima in pietra dove si celebrano tantissimi matrimoni proprio perché rispecchia la chiesa ideale per coronare un sacramento così importante essendo così elegante, raffinata e maestosa. 

Per informazioni scrivete a info@abbaziasantelena.com 


ABBAZIA DI SANT'URBANO 

Dopo aver oltrepassato campagne e colline, ci troviamo in una vallata segreta, precisamente nella Valle di San Clemente. Troviamo facilmente le indicazioni per l'Abbazia di Sant'Urbano, un esempio di chiesa arte romanico-gotico. Circondata da un prato verde, entriamo nella Chiesa costruita in blocchi di pietra arenaria, la nostra attenzione viene catturata dai tre affreschi che rappresentano "Sant'Urbano in Cattedra", la Crocefissione e la Madonna con il bambino. Visitiamo l'aula, il presbiterio e la bellissima cripta che merita! La chiesa è sempre aperta grazie a un sistema di videosorveglianza e illuminazione automatica,  un pannello informativo e dei volantini ci hanno aiutato a ripercorrere la storia di questa Abbazia benedettina restaurata completamente dal Comune di Apiro, grazie a due fondi europei, e dalla partnership con l'impresa Loccioni.  


Accanto al l'abbazia c'è la possibilità di fermarsi a pranzo presso la locanda omonima, piatti caserecci della cucina tipica marchegiana, si può mangiare sia all'interno che fuori. 

Per info scrivete a info@vallesanclemente 




La nostra giornata è terminata, non ci resta che tornare a casa con tanta stanchezza e tanti bellissimi ricordi di questo scorcio di Marche. Ma quanto sono belle?
Se avete altre consigli su gite e scampagnate scrivetemi sotto sui commenti...I miei nipoti non aspettano altro che un' altra avventura ! 

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