Il mio compleanno in quarantena


Il 23 aprile sarei dovuta partire per il Portogallo, un viaggio on the road con un van per scoprire le bellezze delle costa dell'Algarve.
Sognavo di festeggiare questo passaggio con un tavolino da campeggio, sedie pieghevoli, birra e patatine, e il tramonto che scendeva tra le acque dell'oceano, magari con un bel maschione. 😂 

Invece no.

Tutto si è fermato il 25 Febbraio.

Veramente per me si è fermato il 10 marzo, ultimo giorno di lavoro. 
La mia quarantena è partita da lì, e da quel momento sembra di vivere un periodo infinito con la sindrome premestruale.
Alterno momenti di down dove per giornate intere vengo sequestrata dal divano a momenti dove i miei buoni propositi della giornata mi fanno sentire viva, cucinare, yoga, fotografia, giardinaggio e tutto quello che posso fare all'aperto.



 
I momenti brutti passano in fretta perché, inutile dirlo, ma sento di essere fortunata in questa situazione.

"Andrà tutto bene ma non senza qualcosa che andrà storto"


Sicuramente per me sarà  più difficile uscire di casa che rimanerci.. infatti ogni volta che devo fare la spesa ho sempre il mal di pancia e una lieve ansia.
Quindi la corsa a #facciocosevedogente, almeno per me non sarà immediata.
Non mi manca il lavoro, anzi penso che mi stia disintossicando dall'infinita negatività delle persone, rido di più e mi sento più leggera. 

Il mio compagno (ndCompagno: Bel maschione vorrai dire) lavora in smart working, quindi è a casa ma è come se non ci fosse, quindi da un certo punto di vista è anche irritante sapere che è a casa ma non fa niente per la casa. 😂

Le mie giornate trascorrono veloci.

Mi dedico alla casa, alla mia numerosa famiglia a 4 zampe.
Parlo con i gatti, parlo dei gatti. 


Cucino, ho quasi provato tutte le ricette di Benedetta Rossi, dal pane, alla pizza, alla torta farcita, ai dolci. La quarantena mi ha trasformato in mia madre, preparo la cena pensando a cosa potrò cucinare il giorno dopo a pranzo. 


Ho ripreso in mano la macchina fotografica e ho iniziato a fotografare tutto quello che di bello potevo cogliere scattando una foto. 
Il bello di questi giorni interminabili.
Conosco a memoria le linee irregolari delle colline, il colore dei campi che si alternano, il verde che diventa più intenso dopo la pioggia e il sole dove nasce e il momento che tramonta dietro le montagne.
Perdo Tempo. Prendo Tempo.
Penso a quando odiavo vivere in campagna, il fatto che sentivo che fosse un obbligo vivere quassù, soffrivo la scomodità e vedevo poche possibilità.
Oggi al contrario mi è diventato indispensabile. 



Quello che mi manca è viaggiare, progettare un futuro, poter andare semplicemente a pranzo da mamma, poter rivedere le mie amiche, i nipoti acquisiti, uscire per andare a bere un bicchiere di vino lungomare...

"Oggi la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare."


Ma oggi per me oggi rimane un giorno speciale, è il mio compleanno. 

Una data che mi mette difronte alle tante scelte che ho preso nella mia vita, si perché a 35 anni devi decidere se essere un vecchio giovane o un giovane vecchio. 

La scaletta: 

Laurea
Lavoro tempo indeterminato
Fidanzamento
Casa
Matrimonio
Convivenza
Gatto/Cane
Figli
Compleanni di amici dei figli
Traguardi figli
Casa al mare/montagna
Pensione 
Lavoro da nonni
Casa di riposo o badante?

un tempo ci credevo veramente...o almeno pensavo che fosse la cosa giusta da fare o... insomma.. comunque era quello che facevano tutti. 
Con il passare degli anni quel percorso ha iniziato a starmi stretto, non mi si addiceva, non era chiaro ma soprattutto non era così semplice da seguire.. era così tutto "scontato" e forse non veritiero. 

I titoli di studio diventano molto spesso inutili per la ricerca di un lavoro a tempo indeterminato; ho visto fidanzamenti solidi sgretolarsi, matrimoni e convivenze andare alla malora, figli accuditi dai nonni e l'idea utopica di "pensione = stop al lavoro, si alla famiglia".

Quindi? In un certo senso è come avere smesso di credere in Babbo Natale.
Avevo bisogno di sconvolgere quella caxxo di lista. 

Che non funzionasse poi così come l'avevo pensata l'ho intuito forse con i miei  18 anni dove ho avuto il dispiacere di affrontare un tradimento, poi la laurea e subito dopo il lavoro.. che mi piaceva un sacco, ma aime 'contratto a progetto' per due anni.. alla faccia dei titoli di studio per cui mi aspettavo chissà quale trattamento. 
E' stato un susseguirsi di fallimenti, delusioni ed eventi che hanno distrutto la MIA scaletta, se vogliamo essere tragici.

... Se invece vogliamo essere realisti quel crollo è stata la mia salvezza.

Così ho deciso di dover smettere di mettere la spunta ad ogni punto della lista, ho percepito che la MIA scaletta poteva non essere così adatta a me come pensavo ma solo un bellissimo "homemade Caos".

E quindi ? 
Alla vigilia della mio 35esimo compleanno posso gridare al mondo di essere soddisfatta e dire FANCULO ALLA SCALETTA! 

A 35 anni ho capito che a me serve una scaletta "piena di spazi" da poter riempire e modificare a mio piacimento, scoprire con consapevolezza su quali sono le MIE priorità della MIA vita. Perchè in fondo la scaletta non è universale, non sono le sacre scritture, è una mia idea che quindi deve essere plasmata sulla mia persona, sul mio 'essere' oggi, ora, in questo momento!

e allora? e allora BUON COMPLEANNO A ME! 

Per essere rinata e rinascere ogni giorno come persona nuova e un filino più saggia, per avere intorno persone di cui oggi più che mai ho sentito il calore, l'affetto e l'amore!

...e infine Grazie a te che mi hai insegnato a vivere come se fossi antani senza troppi problemi e senza troppi schemi logici.. anche se non lo ammetterò mai. 





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