Cammino di Finisterre e Muxia - OLVEIROA > MUXIA - 3 tappa

Tratto dal mio fedelissimo Diario di viaggio
6 marzo 2017 

Olveiroa- Muxia
km stimati ⇒31

Siamo partite con un tempo da lupi, tanta pioggia e per non farci mancare niente anche un po' di vento, poi la giornata ha preso una piega diversa, è uscito fuori il sole e tutto è diventato a colori.

Incredibile come il sole influisce sul nostro umore, sulla nostra vita, esce sempre quando ormai siamo rassegnati, quando siamo in attesa del peggio nel peggio...

Partiamo dopo aver fatto colazione nel ristorante di ieri sera, davanti a noi sempre lui, Roberto.

Attraversiamo un piccolo ruscello bagnandoci le scarpe, per il momento acqua di sotto e acqua di sopra, dopo una piccola salita vediamo le pale eoliche e un lago creato dallo sbarramento di un fiume. 

Passiamo O Logoso, saliamo ancora e ci troviamo a camminare sulla strada provinciale e ci fermiamo a fare rifornimento di cibo al bar di Hospital.

Lasciamo camminare davanti a noi in solitaria Roberto e un pellegrino tedesco che si era aggiunto a noi, proseguiamo fino alla rotonda dove ecco finalmente l'incrocio con le indicazioni a sinistra per Cee/Finisterre e a destra per Muxia.


La nostra decisione ricade su Muxia, rimaniamo quindi a destra per percorrere tutta la strada asfaltata, dopo poco inizia una breve discesa, giriamo a sinistra ed entriamo dentro ad un misterioso boschetto, allontanandoci dalla strada trafficata. 

Tra il profumo intenso di eucalipti, le case di pietra di Dumbria ci fermiamo a mangiare in un piccolo bar di Senande , una gustosa maxi tortilla e una birra fresca al sole. 


Dopo esserci riposate al sole, con difficoltà riprendiamo il nostro cammino verso l'oceano. 

Appena passate le case colorate di Quintas avvengono due momenti importanti della giornata, quelle cose che poi ti ricorderai per sempre.

 
L'attraversamento davanti a noi di una volpe inseguita da due cani senza padrone e subito dopo la vista dell'oceano.

Per chi abita al mare il mare è casa, libertà, estate, ci rigeneriamo ogni volta che sentiamo il rumore delle onde, è una boccata di aria fresca e buona.
Dalla stanchezza intoniamo anche delle canzoni stonate e modificate come : "che fantastica storia il cammino..."
Siamo felici! 
 






Tra salite e discese siamo arrivate a Muxia, entusiaste mettiamo subito i piedi nella sabbia e nelle acque gelide di Praia da Cruz.



Camminiamo lungo la comoda passerella di legno che costeggia la spiaggia e raggiungiamo l' Albergue de Peregrinos in calle Enfesto. 
Ormai è tardi e rimandiamo all'indomani la visita al Santuario de la Virgen de la Barca, da qui dista almeno 20 minuti.
In Albergue prendiamo la Muxiana, ci registriamo e paghiamo 6 euro per il pernottamento, possiamo usare la cucina e i bagni con l'acqua calda.
La struttura è molto grande e moderna ci sono almeno una trentina di posti letto, la sera le porte si chiudono verso le 22.00 e si spengono, aimè, anche i termosifoni!!

E' stata un giornata dura ma la felicità di arrivare a Muxia è stata tanta, primo arrivo o primo inizio.

La felicità aveva il sapore di piedi bagnati dalle acque fredde dell'Atlantico, di cielo azzurro, del calore del sole nel viso struccato...e scordarsi per un attimo di avere la vitiligine ed essere senza crema protettiva!

Per me la felicità è questa.

E' spensieratezza, è consapevolezza che dopo tanta fatica lei c'è, basta solo prendere la strada giusta.

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