Il giorno della PARTENZA

Tratto dal mio fedelissimo Diario di viaggio


22 maggio 2016
Roma - Madrid- la Coruna

Finalmente il gran giorno è arrivato.
Dopo settimane che non dormo per l'emozione mista ad ansia ho preso il treno regionale da Falconara Marittima per Fiumicino dove prenderò l'aereo per Madrid e poi per la Coruna.
 
Io da sola.

Ieri ho salutato la mia famiglia, ogni volta che parto per un viaggio sembra un addio, forse non hanno capito che non parto per la guerra ma per una bellissima avventura.
Fa sempre strano vedere i miei commuoversi, non mi piace, dovrebbero prendere le mie partenze per qualcosa di bello, positivo e non un dramma!
 

Questi giorni sono stati molto concitati e sono volati.
 
Non ho fatto altro che leggere racconti sul gruppo di Facebook "Cammino di Santiago", un gruppo di persone che condividono questa avventura, questa esperienza.
Leggere  i post in questo gruppo è diventata come una droga, non posso farne a meno!
Racconti, foto, frammenti di vita.
 
 
Dicono che in questo cammino ci si ritrovi, che ritorni cambiato, migliorato.
 
Io non lo so.
 
So solo che sarà quello che mi serve in questo momento.
Ho dei conti in sospeso con me stessa, riordinerò un po' il cassetto della mia vita, buttando via quello che non mi serve più per lasciar spazio a nuove esperienze ed a nuove emozioni.
 

Il mio primo decollo completamente da sola.

Il mio zaino è passato come bagaglio a mano senza problemi, non ho portato le racchette da trekking, troverò un bastone quando arriverò, non avevo voglia di metterlo in stiva e pagare la sovrattassa.
L'aereo ha qualche problema, così da accumulare 30 minuti di ritardo, e io ho la coincidenza da Madrid per la Coruna dopo 40 minuti, speriamo bene.
Tutto di fretta arrivo al Gate J pronta per imbarcarmi per il mio secondo volo da sola.
Questa volta metto la musica, e dopo varie turbolenze atterriamo dopo 50 minuti.
A la Coruna è una bella giornata anche se fa freddino, vado subito alla ricerca  dell'autobus che mi porterà in centro.
Alla fermata del bus conosco una ragazza americana, parliamo un po' e mi racconta che insegna inglese in una scuola di Ferrol, si proprio dove andrò io domani mattina!
Guardiamo l'orario degli autobus e la domenica dall'aeroporto al centro passano ogni 60 minuti.
Considerando che la prima partenza è alle 8.30 di mattina, bisogna aspettare fino alle 17.30.
Nel frattempo mi accorgo di una ragazza con lo zaino, come me, cerco di inserirla nei nostri discorsi e butto un "Donde vas?" e li mi dice : Santiago.
Capisco subito che è italiana, e da lì iniziamo a parlare a ruota libera, come se ci conoscessimo da una vita.
Si chiama Valentina, è più grande di me di un anno, vive a Padova ma è calabrese, ci raccontiamo in breve la nostra storia, e abbiamo molte esperienze in comune.
Lei pure è da sola, farà un pezzo del cammino francese in 10 giorni.
Il bus per il centro costa 1.50 euro, e si può fare il biglietto a bordo, passiamo la stazione degli autobus e scendiamo all'ultima fermata in Plaza De Maria Pita che è al centro della città.
 
 
Passiamo la serata a passeggiare lungo il porto con il suo Paseo Maritimo, fermandoci a scattare foto con uno sfondo  bellissimo: il Museo archeologico e storico situato nell'antica fortezza cinquecentesca del Castello di San Anton.
 
 
 
La città è viva, è una bellissima domenica di sole, ci sono tantissime famiglie giovani, le panchine, le barche , il mare calmo che trasmette una certa tranquillità, quindi penso che non ci sia inizio migliore di questo.
La fame si fa sentire, io e Valentina ci fermiamo a mangiare alla Bocanegra, con un hamburger con carne galera e una fresca cerveza per un costo di circa 10 euro.
Lei deve ripartire, ha un autobus alle 22.00 e dal centro per arrivare alla stazione degli autobus sono 2 km.
Ci siamo abbracciate, mi veniva da piangere, mi ero già affezionata a lei, ci siamo scambiate i numeri di telefono e ci siamo ripromesse di vederci a Santiago.
Buen Camino Valentina!
 
Decido di ritornare all'Hostal Hotil, una camera senza pretese e a buon mercato al centro della città.
 
Ero di nuovo da sola, sola con me stessa.

Sono le 22.00 e il sole ancora non è andato a dormire, ma io si.. domani mi aspetta un nuovo inizio...
 
 

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