ROCCHETTA MATTEI e il sogno di uomo che decise di curare il mondo


A pochi chilometri da Bologna, in un paesino di nome Grizzana Morandi, appena dietro ad una serie infinita di curve, quando ormai hai perso la speranza, ecco che ti sorprende sopra ad uno scoglio a dominare tutta la vallata la Rocchetta Mattei, dimora del Conte Cesare Mattei.
Vi racconto in breve questa esperienza, tralasciando curiosità e alcuni aneddoti, perché il bello è esseri lì e ripercorre la sicuramente poliedrica esperienza di vita di Mattei piena di intrighi, misteri e successi. 

La vita di Cesare Mattei, discendente di una famiglia agiata, è sostanzialmente divisa in due tronconi. Dapprima la vita pubblica e politica ma a 36 anni, in seguito alla morte per cancro della madre, matura e sviluppa in se il desiderio di contribuire in prima persona, forte dei suoi svariati studi e dei sui maestri di sicura fama, al progresso della medicina del tempo.

La perdita della madre rivoluzionò difatti la vita di quest'uomo. Dalla rabbia per la mancanza di cure efficaci per, se non altro, alleviare il dolore della madre degente (andavano ancora di moda i celeberrimi salassi per capirci..) alla completa dedizione alla cura del prossimo, ricercando benefici e donando speranza grazie al proprio metodo.



Siamo nella metà del xix secolo, il tasso di mortalità era elevato. 
Molte delle malattie 'romanzate' erano presenti nell'epoca. Per questo, grazie ai studi e ricerche, si dedicò alla creazione di un sistema di cure diverso, una medicina alternativa chiamata l'Elettromeopatia.
Cesare Mattei non era un medico, ero uno studioso, un autodidatta, un visionario, che con l'aiuto del Prof. Costa, il Minghetti ed il suo figlio adottivo Mario Venturoli Mattei riuscì ad esplorare il mondo in una sorta di pellegrinaggio accrescendo la propria conoscenza in campo medico.
In un modo del tutto alternativo alle cure del tempo.

Nel 1859, dopo varie vicissitudini, entrò in possesso di Rocchetta Mattei e vi  si trasferì definitivamente. 
"Sono io l'unico architetto di questo luogo" è una semi citazione (concedetemelo) che esprime appieno il pensiero del Mattei che costruì ed ingegnò la struttura come se fosse un percorso terapeutico per l'ammalato. 
Pensate che gli ammalati arrivavano perfino dalle Americhe per sottoporsi, GRATUITAMENTE (solo per la gente comune ovvio, era un filantropo ma mica un pazzo) a questo trattamento che Mattei aveva studiato per agire sul fluido nerveo elettrico del corpo umano.
Gli ingredienti erano tutti naturali e di tipo erboristico, la lista delle erbe era pubblica; la formula, dinamica e misteriosa, ovviamente no. 
Non ci crederete ma le sue capacità imprenditoriali gli permisero di avere ben 187 punti vendita sparsi per il mondo che vendevano i suoi preparati, venduti in pratici kit.


Veniamo ora al percorso di guarigione.
Tutto iniziava con il faticoso Scalone d'ingresso con i ripidi e giganteschi scalini, sovrastati da figure eroiche come il leone o mitologiche e leggendarie come l'arpia e l'ippogrifo, spingevano subito il paziente a sviluppare una propria interpretazione del percorso che l'attendeva.  

Tra cunicoli e stanze irregolari, in un tripudio di stili che si intersecano e che vanno dallo stile medioevale al gotico, dal moresco al liberty, andiamo alla scoperta di questo posto incantato, dove ogni "rappresentazione" è per noi da interpretare e dove non tutto è come sembra!

Ogni sala ha una sua particolarità, un segreto nell'architettura e nella decorazione. 

Grazie alle visita guidata potrete conoscere queste stanze recentemente ristrutturate : la Cappella del Conte con il trionfo della finzione, dove il tutto è stato realizzato con materiale povero ma che ai nostri occhi appare una costruzione ricca ed elaborata; al piano superiore troviamo la Tomba del Conte, senza data di nascita ne stemmi della famiglia. Cesare Mattei voleva mandare un messaggio che dinnanzi alla morte siamo tutti umani fragili e uguali. Notiamo una lunga scritta che ricorda all’uomo le sue microscopiche dimensioni rispetto alla grandezza dell’universo.




Usciti dalla Cappella, che per me è la sala più bella, si passa per il Cortile Pensile dove possiamo vedere dall'esterno la Torre dove si presume ci sia stato il Laboratorio del Conte
Varchiamo la porta e ci troviamo a Granada con questo bellissimo Cortile dei Leoni, la Sala della Musica dove venivano accolti i personaggi illustri, la Sala dell'oblio e camera di Mario Venturoli, la Sala della Pace in stile rinascimentale, la Sala Rossa o Studio del Conte dove insieme al Prof. Costa visitavano i pazienti. 

Mi sembra di averle ricordate tutte quante le stanze visitabili, che rappresentano tutti piccoli pezzetti di un un gigante puzzle che è la vita di quest'uomo geniale di scienza.


Rocchetta Mattei è visitabile su prenotazione solo il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 15 nel periodo invernale e dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 17,30 durante il periodo estivo.  Il biglietto di ingresso costa 10 €, che comprende il tour guidato di 1.15 h.

Visitate il sito di Rocchetta Mattei per saperne di più!

Ah, la prima domenica del mese si entra gratis!!


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