VALPARAISO : l'anima colorata del CILE



Valparaiso, la città dai mille colori, colorata come Cuba ed eclettica come il Brasile, così vicino a Santiago del Cile ma così differente, sudamericana e multietnica, gremita di poeti, artisti e marinai che rendono questa cittadina cilena un piccolo tesoro sulle coste del Pacifico.


Si può scegliere di visitare Valparaiso con un tour organizzato oppure affidandosi al proprio istinto.
Essendo una fan sfegatata del come voglio e con chi voglio, la mia scelta è ricaduta ovviamente sulla seconda opzione, non so se sia stata la scelta migliore, ma volevo avere la libertà di poter conoscere la città attraverso i miei occhi, senza premesse e le dovute cose da sapere. 
Non da sprovveduta, perché qualcosina ho letto in diversi blog e guide, ma volevo farmi un giudizio personale. 

Vi parlerò della mia Valparaiso, del mio, anzi del nostro tour non organizzato ma del tutto improvvisato.

DA SANTIAGO A VALPARAISO 

Se non avete noleggiato una macchina, l'opzione è il bus.
Abbiamo preso il magico, comodo ed economico Turbus dalla fermata della metro UNIVERSIDAD SANTIAGO, a poca distanza dal nostro ostello, oppure se pensate vi possa rimanere più comodo potete prendere il bus anche dalla fermata PAYARITOS.
E' estremamente facile fare il biglietto, basta andare nello sportello dove trovate scritto "VALPARAISO" oppure se c'è tanta fila "ALTRE DESTINAZIONI".


Decidete l'orario di partenza, ad esempio le 9.00 della mattina, prenotate il posto, e visto la convenienza dell'andata e ritorno, comprate il biglietto del ritorno.
Non sapete a che ora ritornare? 
Niente panico, sentitevi liberi di tornare a Santiago quando volete, fate il biglietto ma senza prenotare i posti, prenoterete la vostra seduta quando siete sicuri dell'orario di ritorno una volta a Valparaiso.
Il bus generalmente si prende alla fermata 7/8 ed il biglietto si convalida una volta arrivati a bordo del bus. Non vi rimane che mettervi comodi, il  viaggio dura all'incirca 1.30 h. 
Il costo del biglietto è di 11.000 pesos cileni. 

IL VIAGGIO 

Senza dubbio il viaggio è veramente un occasione per mettere il naso fuori dalla grande città di Santiago e attraversare tutta la sua regione metropolitana prendendo la strada 68 fino al Valparaiso.
Il caos della città di Santiago, la povertà della periferia, il quartiere residenziale della collina di Aguirre, e poi l'esplosione di cactus nella terra bruciata dal color rossiccio, per poi passare repentinamente al verde dei frutteti con aranci e campi coltivati, ad infine alle isolate aziende vinicole poco prima di giungere al paese di Valpo.

VALPARAISO

Con il bus siamo arrivati al capolinea al Terminal Rodoviario Rawson, lungo la strada del commercio di Avenida Argentina, da qui per spostarsi abbiamo deciso di farlo, ovviamente a piedi.
Trenta minuti di passeggio 'casuale' per le strade di Valparaiso fino ad arrivare alla zona del centro, nel barrio Concepcion, vicino alla zona portuale.
Da qua vi consiglierei di prendere uno qualsiasi degli impianti di risalita per andare alla scoperta di zone poco battute, di posti segreti, di colline interminabili nel cuore sempre più vivo del paese.

La città infatti è caratterizzata da queste ripide funicolari che vi faranno evitare un bel tratto di salita a piedi, se non altro inizialmente.  

Alla prima indicazione di un ascensore ci siamo diretti subito, senza esitare e senza chiederci dove saremmo andati, senza mappa della città ma solamente quella small in dotazione alla guida Lonely PLanet. 

Caso vuole che l'Ascensore Spiritual fosse fuori uso per manutenzione; non potendo fare altrimenti abbiamo 'scelto' di inerpicarci per le interminabili scalette, scoprendo piano piano la città sotto di noi e all'orizzonte l'immenso oceano. 


Ad aspettarci in cima alla scalinata c'è quella che sarà la nostra prima guida per buona parte della visita al barrio: un cane!
Non so come mai, ma in qualsiasi posto andiamo io e Andrea veniamo sempre circondati da animali, cani e gatti non fanno differenza. 
Ma qui non è una rarità incontrare cani randagi, anzi ce ne sono molti per strada, tutti docili ed adorabili. Pensate che alla nostra prima guida se ne è aggiunta un'altra, così deliziosa da aspettarci fuori per l'intera durata della visita alla Casa Museo della Sebastiana.




Ma andiamo con ordine, oltre agli amici cani ad aspettarci in cima alla scalinata c'era l'ingresso al Museo a cielo aperto. 
Da qui in avanti, incontriamo lampioni, scalinate, murales tutti colorati ed animati come se volessero, a loro modo, raccontarci e trasmetterci  parti di storia e di vita di Valpo.

 












Continuiamo a salire per la collina e dopo aver passato la bellissima chiesa arriviamo alla Casa Museo 'La Sebastiana', casa per l'appunto del famoso poeta Pablo Neruda.



Se non volete dedicare il tempo alla casa, potrete entrare solamente per ammirare il panorama dalla terrazza, ma se come noi volete sapere qualcosa di più dello scrittore, allora entrate e immergetevi nella casa più bella di Valparaiso.





Perlustriamo tutto il quartiere, forse dedicandogli anche troppo tempo visto che improvvisamente ci siamo accorti dell'ora e di avere ancora tutta la città da visitare!!

Scendiamo fino alla famosa Plaza Sotomayor, è qui che facendo una rapida visita all'Ufficio Turistico troviamo una cartina e realizziamo che si, ci sono troppe cose da vedere per il tempo che abbiamo deciso di dedicare alla città. Una controllata all'orario, un rapido consulto per l'itinerario più congeniale alla nostra di esplorare e via!


 
Questa volta al costo irrisorio di 100 pesos, prendiamo l'Ascensore El Peral e saliamo al Paseo Yugoslavo, anche questa è un'esperienza da provare in Valparaiso. 

Da quassù il panorama è ancora più sorprendente, proprio davanti al palazzo del Museo delle Belle Arti si può intravedere tutta la costa, i grattacieli e le navi al porto.


Qui abbiamo trovato tra i graffiti più belli, e delle vie caratteristiche e colorate, e probabilmente uno dei bar più cool e fighissimi in zona!





Da amanti dei panorami, abbiamo scelto il locale per la posizione, sinceramente non ci importava quello avremmo mangiato, ma ci è andata molto bene,  il Ristorante  Taulat era spagnolo, tapas e birra per noi consumati sopra ad uno dei migliori rooftop di Valparaiso.
Una cosa unica!




Ci siamo goduti così la fine della nostra giornata a Valpo, forse molte cose le abbiamo saltate, ma ci siamo proprio divertiti a vagabondare per le vie di questo paese dal cuore hippy e dal carattere  poliedrico, mai eccessivo e per nulla banale!  




LA FATIDICA DOMANDA: AVETE AVUTO PAURA?

Eravamo pronti al peggio, soldi sparsi, un dubbio atroce sul portare o meno la reflex e la gopro ... alla fine ho portato tutto.
Per le vie del centro, vicino ai punti più nevralgici è normale essere prudenti e accorti, per il resto l'unico consiglio di non salire tanto in alto perché le casette colorate che vedete in lontananza per lo più sono baracche, tipo favales. 
Quindi occhi aperti e godetevi la vostra passeggiata in spensieratezza ma... con moderazione!
 

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