Cammino di Finisterre e Muxia: SANTIAGO > NEGREIRA - 1 tappa

Tratto dal mio fedelissimo Diario di viaggio

4 marzo 2017  

Santiago - Negreira 
km stimati ⇒23

Riparto da Praza do Obradoiro, dove tutti i cammini finiscono, parto da dove tutto ebbe inizio per me.

Da quel giorno in fondo la mia vita è un po' cambiata e dopo la "depressione" post rientro ho cercato di vivere con lo stesso spirito del cammino, a volte ho fallito, altre volte mi sono meravigliata di me stessa.


Ora sono qui pronta a ripartire, perché Santiago non è una meta, non è l'arrivo...ma è soltanto una tappa della nostra vita!

Questo cammino è diverso, 

io sono diversa.

 








Affronterò il cammino da Santiago a Finisterre, passando per Muxia, con la mia amica Benedetta, sarà una nuova esperienza per entrambi.


Lasciamo al crepuscolo una Santiago dormiente e quasi deserta, non piove anzi il sole si sta svegliando proprio con i nostri primi passi, che sanno di conquista e un po' di lunedì.




La cattedrale è ormai alle nostre spalle, camminiamo tra le piccole stradine di campagna, boschi altissimi e fitti di eucalipti fino ad Aguapesada dove incontriamo la nostra prima salita ripida e faticosa, prima su mulattiera e poi su asfalto.

I nostri sorrisi cancellano la fatica, alla fine siamo solo al primo giorno. 


Esce il sole ed è caldo, poi con la pioggia viene il freddo, la Galizia si sa è così lunatica e affascinante, e tra me penso: proprio come noi due Betta!😅

Qualche minuto di sosta alla fontana l'Alto do Mar de Ovellas, e poi la discesa per la valle del Tambre, tocchiamo Carballo, Susavilla, Trasmonte ed arriviamo a Pontemaceira.





Pontemaceira è proprio una chicca, un posto magico e suggestivo, con antiche case in pietra, mulini ad acqua ed il bellissimo ponte per attraversare il rio Tambre.



Dopo questo bellissimo paesino, raggiungiamo presto la periferia di Negreira, dove ci fermiamo a comprare la cena in un supermercato, superiamo il centro della città con la bellissima piazza con il commovente monumento all'emigrazione, l'antico palazzo e la fortezza Pazo del Coton.


Passato l'arco appena 500 metri dopo la piazza raggiungiamo stanche ed affamate l'Albergue Municipal
Aspettiamo l'hospitalero, paghiamo il donativo di 6 euro, ci facciamo fare il timbro sulla credenziale e ci riposiamo nei nostri letti. 
La struttura è moderna, pulita e confortevole, possiamo usufruire della cucina, i  bagni con la doccia sono al piano terra, preso il kit pellegrino ovvero fodera di carta per il cuscino e telo per coprire il materasso. 
E' un po freddo,  dalla finestra viene qualche spiffero, ma ci adattiamo. 
Non siamo da sole, con noi altri pellegrini, e Roberto, un tipo strano e solitario! 

Tra chiacchiere e qualche risata, ci rilassiamo e ci massaggiamo i piedi stanchi,  ci leggiamo una pagina del libro di Fabrizio Papini, che ci accompagnerà per tutto il cammino.



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