HO PERSO LA TESTA PER OSIMO


Parlato della sua rivale Offagna, oggi vi porto ad Osimo.
Osimo sorge  a 265 metri di altitudine, in un posto strategico, vicino alla Riviera del Conero e a 20 km da Ancona, capoluogo di Regione.
Una giornata organizzata con la mia amica Anna!
In ricordo dei vecchi tempi, e della nostra materia preferita: storia dell’arte, siamo andate alla Mostra da Rubens a Maratta a cura di Vittorio Sgarbi, presso il Palazzo Campana.



Prima di visitare la mostra, abbiamo deciso di esplorare la Grotta del Cantinone.





Le grotte sono situate sotto all’Ufficio IAT, a ridosso delle Mura Romane e sotto il mercato ortofrutticolo, qui facciamo i biglietti sia per la mostra che per le grotte, ad un prezzo ridotto.



La nostra preparatissima guida Eleonora ci accompagna in questo tour, andremo alla scoperta di un Osimo diversa, sotterranea, fatta di cunicoli e gallerie, per ora solo in parte censite.



La grotte che abbiamo visto, un tempo si trovavano sotto il convento dei frati francescani, infatti si possono ammirare molte incisioni e bassorilievi sacri risalenti all’epoche passate.

All’interno delle grotte è rigido è consigliato un abbigliamento comodo e di portarsi una felpa, la temperatura è di 13-14 gradi tutto l’anno, e c’è un umidità molto alta!
Non fate come me, che ci sono andata con i sandali aperti!!

Dopo le grotte corriamo in Piazza Dante dove ci aspetta un importante appuntamento con l’arte!

 
La sede della mostra è il settecentesco Palazzo Campana, sede anche del Museo Civico e della Sezione Archeologica.
Ritroviamo opere studiate all’Università, i protagonisti di questa mostra sono Pomarancio, Rubens, Guido Reni, Guercino, Gentileschi, Preti, Vouet, Brandi, Solimena, Maratta.

Un viaggio nel '600  tra una realtà barocca fatta di movimento, contrasti di colore, che si conclude in una cappella interamente dedicata alle Opere di Maratta, pittore marchigiano di fama internazionale nato a Camerano nel 1625.
Tra le opere di spicco sopra all’altare della cappella è posta la tela raffigurante la Madonna col bambino tra i santi Nicola di Bari, Francesco di Sales, e Ambrogio eseguita  nel 1672.

Il pomeriggio ancora non è finito, lasciamo Piazza Dante e percorrendo i vicoli osimani incontriamo la basilica di S. Giovanni da Copertino, patrono di Osimo, il Palazzo Comunale, fino ad arrivare alla cattedrale di San Leopardo.





Questa cattedrale in stile romanico gotico mi sorprende!



Continuiamo la nostra passeggiata verso i Giardini di Piazza Nuova, da prendere in considerazione per un fresco relax e contemplare il panorama che è a dir poco affascinante!





Ritorniamo al parcheggio passando per la Chiesa di San Filippo e via a prendere il tiramisù che collega il centro storico al maxi parcheggio!

Osimo sei stata una rivelazione, mi hai fatto perdere la testa tanto da sentirmi un osimana!



CURIOSITA' 


Alcuni lo sanno che c'è un detto: gli osimani senza testa!
Potrebbe essere offensivo, dispregiativo, di cattivo gusto questo appellativo per gli abitanti di Osimo... ma stiamo parlando di statue.
Ebbene sì, questo detto è legato alle 12 statue acefale,di dimensioni molto grandi, che sono state ritrovate ad Osimo.
Oggi conservate nel Palazzo Comunale, si presume che il boia sia stato il generale milanese Trivulzio, come sfregio dopo l'assedio del 1487 e dopo aver cacciato da Osimo Boccolino da Guzzone.
Ovviamente non si escludono altre ipotesi di queste statue senza testa!




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